
La foto mostra il calendario in algherese del 2024, progettato e realizzato da Carla Valentino, esperta e traduttrice in algherese, per l’Òmnium Cultural de l’Alguer, arrivato al quinto anno.
Ma come mai un calendario cartaceo in un’epoca in cui sembra trionfare l’uso dei telefoni personali, e che, dunque, non ci sia altro mezzo utile a ricordarci il tempo e le sue divisioni mensili, settimanali e giornaliere?Ormai esiste un’infinità di app che ci fanno da agenda e ci ricordano i nostri impegni, che una calendario cartaceo sembra a molti uno strumento sorpassato!
Ce lo spiega bene la nostra autrice: «L’idea, cinque anni fa, era quella di realizzare una pubblicazione che entrasse nelle case degli algheresi, una pubblicazione che potesse essere letta dalle famiglie e, quindi, scritta in un linguaggio facile e colloquiale, comprensibile a tutti. In fin dei conti, il calendario è un oggetto che quasi tutti noi appendiamo alla parete nelle nostre case! E se, inoltre, c’è qualche curiosità da leggere, meglio! E se è in algherese, ancora meglio!»